Throw off your shame or be a slave to the system.
Nella carrellata delle citazioni sbagliate rimaneggiate riscritte, questa dovrebbe essere in cima. In cima a tutto, voglio dire.
Mi sto chiedendo perché siamo così deboli, perché aspettiamo stimoli esterni, colpi, pugnalate o incontri o baci, per fare qualunque cosa. Qualunque cambiamento.
Deve essere l'autoconservazione, deve essere il fatto che ci si abitua a tutto, col tempo. Ci si abitua alla donna più bella del mondo ma soprattutto alla vista sulla tangenziale, all'appartamento con i muri bianchi che affaccia sul bowling e su un (altro) capannone, ci si abitua alle erbacce, al capodanno col tv, alle chiacchiere sulla pubblicità, all'onnipresenza del marketing dentro e fuori le nostre teste.
E invece no.
Non funziona così, non è vero che le cose sono ineluttabili, che vanno così. Vanno così perché le nostre menti sono già condizionate, in origine, a ricevere e digerire la merda. E noi siamo quelli che stanno sotto.
Vanno così perché in fondo ci è comodo vivere in un certo modo, anche se ci uccide, anche se il risultato è un accumularsi di inutilità assoluto e pesante. Ci è comodo essere morti, e per decenni, e ci preoccupiamo pure dell'assistenza sanitaria ai 70 anni e oltre ("verso l'infinito ed oltre").
Vanno così perché siamo razzisti, e intolleranti, e non esiste un modo di vivere diverso dal nostro, o da quello cui aspireremmo. La pochette in coordinato con la camicia, guarda. Hai stirato la maglietta? Odio queste cose ma le faccio. Odio le multinazionali e faccio il traduttore per il marketing della fiat. L'aggiornamento dell'iphone mi ha sputtanato il bluetooth nella macchina, così non posso più ascoltare la musica dalle casse. Stasera dormi in albergo o in pensione? Il bed & breakfast conviene ma a volte t'inculano, perché la nutella è quella tarocca e si spalma peggio. Anzi, fate riposare il burro per un po', prima di spalmarlo sul pane.
C'è il tv nella stanza? Avete delle salviette sterili, incartate singolarmente? Le ferie me le ha pagate mia mamma, ma le chiedo un centinaio di euro in più per comprarmi gli occhiali. Montatura rossa, guarda. Stilosa. Instagram ha un filtro davvero vintage, mi ricorda l'Olanda.
Questo è il vero razzismo, quello primordiale e latente, nascosto e quindi più pericoloso.
Quello che non coltiviamo è la diversità, e con questo non intendo le cazzate gay-etero e i vari pride: parlo proprio della capacità di pensare diversamente, e quindi di agire. Le cose originali se le possono permettere in pochi, e vengono viste come un divertissement, un'eccezione addomesticabile o la cara eccezione che conferma la regola- e poi si ritorna alla normalità. Ma pensate se centinaia, migliaia di persone facessero cose davvero originali. Sarebbe un fatto atroce, lo sventerebbero come una sommossa, un'insurrezione guidata dai peggiori criminali. Perché non c'è cosa più pericolosa di una piccola voce che dice: 'è tutto falso, vedi?'.
Non pensiamo più, ma anche qui ci illudiamo di pensare come mai prima d'ora. Di essere più intelligenti, colti, preparati, scaltri, magnanimi. Istruiti. In realtà ci concentriamo sulla sovrastruttura, e quel poco che abbiamo lo buttiamo sulla rata del mutuo, e a ricordarci dov'è lo svincolo dell'autostrada, e a preoccuparci di cose future. E le uniche risposte che sappiamo dare sono quelle al quiz delle 18:30. Ma l'essenza sta oltre tutto questo, e con i giusti occhi e la giusta testa si potrebbe- si PUO'- vedere oltre. Penetrare, capire, e non averne paura.
Arrivare all'essenziale, appunto.
Ma la paura ci ferma prima, l'abitudine alla paura.
-Esiste qualcosa al di là?
-Certo, c'è il paradiso.
-No, non parlavo delle favole per bambini. Quello che volevo dire..
In una giornata di agosto un gruppo di cinquantenni fa il bagno, su una riviera che potrebbe essere la Romagna come la Versilia come qualunque altro posto calmo ma dove di tanto in tanto arrivano le onde. E le onde, vedete, sono arrivate, e hanno spostato i fondali a banchi, cosicché qui e lì ci sono buche profonde, e correnti fredde. Questi signori entrano in acqua con un bambino, il figlio di una coppia, e camminano e nuoticchiano fino a una di queste pozze. E' grande e fredda, e si sentono portare via, e si agitano e annaspano e bevono. Venti metri più avanti, più AL LARGO, un tedesco li guarda e ride: in quel punto l'acqua gli arriva al ginocchio e crede che sia tutto uno scherzo. E mentre il bagnino panzuto arriva col suo trabiccolo, il bambino fa la cosa più semplice del mondo: sta a pelo d'acqua e si lascia portare dalla corrente di superficie verso il tedesco, tra le urla dei genitori che non capiscono e credono all'annegamento.
Date retta a quel bambino.
Viaggiate di notte e senza luci, dormite per terra, perdete tempo, fate cose meravigliose.
Già, fate: perché il pensiero senza l'azione è un sogno ad occhi aperti, e alla fine ci si ritrova a sognare le cose che ci hanno abituato a volere.
Non abbiate paura del male, di farvi del male, perché il dolore esiste comunque, ed il peggiore è la noia.
E non cercate cose che abbiano senso, se prima non lo trovate in voi.
Tra due giorni riparto, e il mio futuro è un grandissimo asterisco di colore azzurro.
Umberto