Friday, 6 July 2012

In partenza

Ragazzi, che casino.
È la prima valutazione della stanza, un'accozzaglia di borse, zaini, sacchi, bicchieri, biciclette, ganci per auto, cacciaviti, fogli, succhi di frutta spremuti e agonizzanti.
Sto partendo, e la decisione più logica e sensata m'è parsa NON sistemare il marasma che già c'era e tirare fuori dai vari angoli le borse, i sacchi a pelo, la tenda, il fornelletto. Sto lentamente componendo tutto, con un'occhiata all'elenco che ho diligentemente stilato stamattina, per terra.
Che dire? Sarà dura. Il piano è un bel torino-pisa con la fida mtb caricata del necessaire. Anch'io sarò carico, con il caratteristico zainone verde da montagna. La prima tappa è Torino-Neive, ma forse mi spingerò più in là a coprire un'ottantina di km. La seconda va dalla Langa a Genova, e a pensarci mi viene da piangere: i km saranno 120, nel migliore dei casi, con tante colline sempre più alte fin da subito e poi lo scollinamento da uno dei Passi tra Piemonte e Liguria. A Genova le spalle saranno violacee, piene di vesciche, e probabilmente già tagliate. Il giorno dopo un centinaio di km: da Genova a Spezia, c'è saliscendi ma mi fermerò per farmi il bagno.. e in realtà credo che mi accamperò nelle Cinque Terre, o a Lerici. La bellezza dei posti mi aiuterà a non considerare stanchezza e male, almeno credo. Il giorno dopo passerò il Magra e mi butterò in Toscana, fino a Pisa.
L'inconveniente è che sono solo, e tutto si fa più difficile. A parte le questioni di stretta sicurezza (accampamento selvaggio in solitaria...mmm), c'è il doversi portare da soli TUTTO l'occorrente per un viaggio in bicicletta. E badate bene, tutto questo malloppo non dipende dal numero dei partecipanti o dai giorni di viaggio, serve ogni volta che almeno una persona viaggia in bicicletta. E allora: chiave inglese (pesa, ma è utile anche per piantar picchetti), tiraraggi, brugole, smagliacatena, pompa, toppe e mastice, viteria varia, chiavi. Fornelletto, lastra, bombole, gavetta, detersivo, sapone. Tenda sacco a pelo lenzuolo cuscino gonfiabile stuoia. Roba da primo soccorso (incrociando le dita), cerotti betadine acqua ossigenata garza forbici. Ago e filo.

Insomma, sarà dura, ma penso e spero che sarà anche bello. E in terra toscana mi aspettano vecchi amici, divise pulite e ceci bollenti.. chissà quali saranno i passi successivi, comunque voglio esserci.
Oh, dimenticavo: prima della traversata mi prendo qualche giorno in montagna, per riabituarmi alla fatica.

Il faut bien.


Un abbraccio,
Umb.

6 comments:

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    1. Buone vacanze anche a te che adesso - temporali permettendo - ti starai godendo il sole di luglio.. più tardi leggeremo curiosi come è andata veramente ;)

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  2. Buona pedalata Umbé, facci sapere presto quanto bisogna bere e sudare prima di strafogarsi di ceci!

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  3. Ti invidio benevolmente, Umberto: io non sono capace di fare queste cose ... anche se in Toscana, per vari motivi, vorrei andarci anch'io. Buon tutto!

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  4. Grazie per esseri iscritto al mio blog; contraccambio con molto piacere,anche perchè tu per me sei un SUPEREROE!!!
    Ahimè io non riuscirei mai a fare una cosa del genere....TI AMMIRO TANTISSIMO!
    Tienici aggiornati sulle tue vacanze.
    Bacio

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  5. grazie per essere passato da me! già che c'eri potevi fare un passo anche a Sanremo e ti offrivo il pranzo!!ma come fai??io dopo 20km di bici sulla pista ciclabile agonizzo nel letto per 2 giorni ...il culetto si rassoderà pure ma quanta faticaaa!un bacio mi aggiungo
    Laura

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