Wednesday, 8 June 2011

Il sorriso solare di Anne Lund



Il sole sorgeva in una giornata di primavera dell'anno 1975 in una piccola stanza nella città danese di Aarhus. Anne Lund aveva allora 22 anni, era una studentessa ed ebbe l'idea della sua vita. Mentre sedeva alla sua scrivania con un'altra contestatrice dell'energia atomica, Sören Lisberg, disegnò un piccolo sole sorridente con un grosso pastello a cera arancione. E scrisse: “Nej Tak”. Per lei non c'era altro da dire riguardo al nucleare. Doveva essere un cortese e coerente: No Grazie.”

Oggi Anne Lund ha 57 anni, è un'economista ed insegna Management all'università di Aarhus; la catastrofe di Fukushima lascia anche lei senza parole. Il sole sorridente, nato dalla sua creatività ha appoggiato e continua ad appoggiare la lotta contro il nucleare in gran parte del pianeta. In Giappone, tuttavia, questo simbolo non attecchì: un chiaro segno, secondo Anne.
In Europa, il sole, nella sua semplicità, si rivela molto più efficace: “In Germania – commenta Lund – funzionò particolarmente bene, già dal 1976. Cosa che forse dipende più dai tedeschi che dal sole.”
In altri casi, invece, questo simbolo non ha più bisogno nemmeno di essere diffuso.
Sulla sua auto non c'è nessun adesivo contro il nucleare; per lei è più importante che l'auto consumi poca benzina. Ed è ancora più importante non usarla troppo spesso, “Vado più volentieri in bici”. Valuta inoltre positivamente il fatto che in Danimarca si vedano ormai pochi adesivi col sole. Questo perché qui, già da tanto tempo, si è riusciti a convincere il governo a dire “No Grazie”.
In Danimarca la sua idea divenne realtà nella primavera del 1975.”

Tratto dall'articolo del quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, del 19/03/2011.

Sara

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