Sunday 11 November 2012

Mille papaveri rossi: il Poppy Appeal e altre storie dall'Inghilterra.


Dopo una lunga e luminosa estate passata in Italia, cosa che da un paio d'anni non mi succedeva, a metà ottobre sono ritornata a Cambridge, in Inghilterra.
Giusto in tempo per la morta stagione.
Non ho fatto in tempo a scendere dall'aereo, infatti, che già mi era stato fatto presente che Halloween era alle porte. Pochi giorni dopo, nella casa che ora sto dividendo con altre cinque persone, cominciarono a spuntare scheletrini fluorescenti e finti ragni di ogni colore e dimensione da ogni angolo, mentre due grosse zucche, pronte per essere intagliate, dominavano il living room.

A distanza di nemmeno una settimana da Halloween, in Inghilterra si preparano le celebrazioni del 5 novembre in ricordo del cosiddetto Gunpowder Plot (ovvero "Congiura della polvere da sparo"). L'episodio data al 1605, quando un gruppo di cattolici, capeggiati da Robert Catesby, organizzarono una congiura contro Giacomo I, sovrano protestante; il loro piano era quello di far esplodere la House of Parliament e con essa il re e gran parte dell'aristocrazia protestante. I cospiratori vennero però scoperti e l'attentato sventato. In particolare però, ciò che viene ricordato ogni 5 di novembre riguarda Guy Fawkes, che del gruppo era colui che si occupava degli esplosivi, e che –si dice– venne scoperto con 36 barili di polvere da sparo.
Ogni anno quindi si celebra il mancato attentato, il fatto che il re non saltò in aria e che gli attentatori vennero scovati in tempo. Scovati, arrestati, processati e condannati ad essere hanged, drawn and quartered ovvero –letteralmente– impiccati, sventrati e squartati; un'atroce forma di pena capitale per gli uomini, che risaliva all'epoca medievale. Il condannato veniva appunto impiccato, ma non fino alla morte, quindi rianimato e sventrato vivo; le viscere gli venivano bruciate davanti così, nel caso egli fosse disgraziatamente ancora cosciente, poteva assistere allo spettacolo, prima di essere squartato.
Si narra che Fawkes, tuttavia, riuscì ad avere una sua piccola rivincita, saltando dalla forca e quindi morendo risparmiandosi un'ulteriore terribile agonia. Nonostante ciò, il suo corpo venne comunque straziato e le sue parti esposte pubblicamente come monito per chi pensasse di voler tradire la corona in futuro.
Ogni 5 novembre si festeggia con uno spettacolo di fuochi artificiali seguito dall'accensione di un grande falò, durante il quale si bruciano pupazzi raffiguranti Guy Fawkes e si recitano filastrocche che ricordano l'evento. Curiosamente, questa celebrazione assomiglia molto ad altri rituali, appartenenti alla tradizione pagana e poi molto spesso rivisitati in chiave religiosa, che ricorrono più o meno nello stesso periodo (tra i quali, appunto, anche Halloween). Tutti rituali legati alla chiusura del raccolti nei campi e all'inizio dell'inverno, i cui spiriti portatori di morte e sterilità si tentava di allontanare con dei fuochi ed altri riti scaramantici.

Subito dopo aver fatto giustizia sullo sventurato Fawkes, l'Inghilterra ricorda episodi più vicini nel tempo e si prepara a commemorare i soldati morti durante le guerre mondiali. Con dei papaveri.
Chiunque nei giorni precedenti l'11 di novembre, giornata della commemorazione, sfoggia un bel papavero di carta pesta puntato sul petto, preferibilmente sulla sinistra, vicino al cuore. La scelta di questo simbolo fa riferimento ai versi di In Flanders Fields, poesia scritta dal colonnello canadese John McCrae nel 1915, mentre si trovava a combattere sul fronte franco-belga. Il militare descrive i campi di battaglia cosparsi di sangue dove, tra croce e croce ondeggiavano i papaveri.*

I Remembrance poppies (papaveri della commemorazione) vengono venduti dalla Royal British Legion, la principale organizzazione di beneficenza a supporto di coloro che prestarono e prestano servizio alla nazione e dei loro famigliari. Oggi più che mai è raccomandabile per tutti coloro che ricoprono cariche pubbliche, così come per chi lavora nel mondo della spettacolo, che si porti il poppy. Un'usanza che è ormai diventata una vera e propria moda, cui purtroppo sono legati anche forti pregiudizi. La mancata osservanza di questa “regola”, infatti, scatena immancabilmente furiose polemiche che non fanno altro che mettere in ombra il significato originario di questo simbolo, trasformando tutto in potentissimo showbusiness, contro cui però nessun fuoco né rito scaramantico può nulla.

Manca qualcosa? Un poster della Royal British Legion per la campagna 2012 (fonte:  www.britishlegion.org)

Un'immagine dalla cerimonia d'apertura della Poppy Appeal Campaign 2012, lo scorso ottobre (fonte: www.guardian.co.uk)



                                                                                                                                              Sara

*Il riferimento ai papaveri che vegliano sui corpi dei soldati nei campi di battaglia, ci è noto ovviamente anche grazie a La guerra di Piero di Fabrizio De André.

3 comments:

  1. Ottimo reportage. Grazie, Sara. Ho imparato qualcosa di nuovo. Sono contenta di non essere vissuta nel 1600:decisamente horror impiccagione, sventramento e squartamento...

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    1. Sì, terribile davvero!
      Curioso come si mescolino indistintamente zucche, morte, falò, fuochi d'artificio, sventramenti e papaveri, tutto in pochi giorni. Fino a fare una gran confusione di significati, tra passato e presente.

      Grazie della tua visita e buona domenica!
      Sara

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  2. Un motivo in più per preferire l'Italia.

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