Ogni giorno arrivano notizie dalla Siria, ma a questa tanto rapida quanto tragica serie di avvenimenti può non seguire una comprensione effettiva delle dinamiche che hanno portato alla situazione attuale. Nel tentativo di fare chiarezza in primo luogo a me stesso, ho fatto una ricerca annotando gli eventi che credo essere più significativi. La lista che segue è scarna, me ne rendo conto, ma può servire a figurarsi un quadro iniziale del conflitto in corso sino al novembre 2012.
Segnalo inoltre due pagine della BBC per approfondire la conoscenza dei leader dell'opposizione siriana e avere una cronologia più ampia del profilo della Siria dal 1918 sino ai giorni nostri.
- Il 26 gennaio 2011 Hasan Ali Akleh si dà fuoco dopo essersi cosparso di benzina, secondo alcuni testimoni per protesta contro il governo Siriano. Ciò innesca una serie di manifestazioni di protesta contro il regime. La stessa sequenza di avvenimenti era già stata vista in Tunisia.
- Il 18 marzo 2011 è il Venerdì della Dignità. La protesta comincia ad assumere dimensioni importanti e ad accomunare molte città del Paese tra cui Damasco, Hama e Daraa. Quest'ultima diventa il centro principale della dissidenza anche per il malcontento di molti rifugiati dal nord in seguito ad un alluvione. La polizia usa la forza per disperdere i manifestanti impiegando gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e proiettili. Si contano decine di morti e Human Right Watch riporta l'esistenza di 27 centri di tortura.
- Nell'aprile 2011 il governo sembra concedere qualche riforma e soprattutto ritira dopo 50 anni lo Stato di Emergenza che giustificava l'uso di arresti arbitrari. Allo stesso tempo Assad etichetta l'opposizione come un gruppo armato di terroristi e restringe fortemente l'accesso a internet e ai mezzi di comunicazione.
- Da quando nella primavera 2011 viene dato esplicitamente l'ordine di sparare ai manifestanti, molti soldati di rifiutano di eseguire l'ordine e disertano. Molti di loro vengono giustiziati sommariamente, ma con il progredire della rivolta si registra l'abbandono del esercito regolare anche da parte di ufficiali.
- Molte città vengono assediate dall'esercito. Il 30 giugno scoppia la rivolta ad Aleppo, “il vulcano di Aleppo”. Il 31 luglio il Massacro di Ramadan porta alla morte di più 140 persone e centinaia di feriti.
- A fine luglio 2011 nasce il Free Syrian Army (FSA), composto da ex ufficiali dell'esercito e volontari. Da ottobre 2011 il FSA avrà il sostegno della vicina Turchia
- Sempre nel luglio 2011, Assad destituisce il governatore della provincia di Hama dopo essersi verificate grandi manifestazioni anti-regime e invia truppe armate nella regione.
- A fine agosto 2011 nasce il Syrian National Council (SNC) che dalla Turchia cercherà di organizzare l'opposizione lungo un fronte comune.
- Il 12 novembre 2011 la Lega Araba sospende la Siria che continuerà a rimanerne esclusa dopo il ritiro di una commissione inviata a monitorare le violenze nel gennaio 2012.
- Il 12 aprile 2012, a seguito di un piano di pace di Kofi Annan, il Governo Siriano e il FSA si accordano su un periodo di tregua con la mediazione delle Nazioni Unite. Il patto però non è mantenuto e se ne riportano violazioni da entrambe le parti. Le nazioni Unite si ritirano e Annan rinuncia al suo piano ad inizio Agosto
- Giugno 2012, la protesta contagia Damasco e Aleppo, le due maggiori città che sino ad allora avevano vissuto tranquille e il governo considerava come sue roccaforti.
- Il 22 giugno un aereo militare Turco viene abbattuto sopra le acque territoriali siriane. La Turchia è amareggiata, ma un accidentale invasione dello spazio aereo viene smentita dalle basi Americane.
- 18 luglio 2012, l'attuale e il precedente ministro della Difesa vengono uccisi assieme al cognato del presidente Assad. É la prima volta che vengono colpite cariche così alte del governo.
- Il 19 luglio 2012, Russia e Cina pongono il veto su sanzioni proposte dalle Nazioni Unite. La rete internazionale è divisa sulla questione Siriana.
- Il 3 ottobre 2012 ci sono delle tensioni al confine tra Siria e Turchia presso la città di Akçakale che costano la vita a 5 civili turchi. La Turchia chiama in causa la Nato che condanna l'episodio duramente. In seguito il governo Siriano porgerà le condoglianze al popolo turco.
- Ottobre 2012, il comitato internazionale della Croce Rossa dichiara il conflitto come non-internazionale. Si legge guerra civile.
- A fine ottobre 2012, il governo siriano dichiara di voler rinunciare alle operazioni militari durante la īd al-aḍḥā , "festa del sacrificio" , ma nondimeno si dice pronto a rispondere ad ogni offensiva. La tregua non viene accettata da tutti i gruppi di opposizione e gli scontri continuano.
- A novembre 2012 si intensificano i bombardamenti su Damasco da parte dell’esercito regolare mentre I ribelli ottengono conquiste significative nel nord del Paese. Il fronte dei ribelli sembra potersi unire sotto la nuova Siryan Opposition Coalition.
Nicco